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Che differenza c’è tra “consumare entro” e “preferibilmente entro”?

Tra le due diciture “consumare entro” e “preferibilmente entro” hanno un significato preciso, che differenza c’è?

In un momento storico in cui la consapevolezza ambientale è sempre più importante e in cui sempre più persone si stanno rendendo conto di quanto siano preziose le nostre risorse sul pianeta, è imprescindibile evitare gli sprechi il più possibile. Tra le risorse che più vengono sprecate da centinaia di migliaia di persona al mondo, il cibo è uno dei più diffusi ma anche uno dei più evitabili. Basta un po’ di consapevolezza in più.

Evitare di sprecare il cibo è un piccolo gesto che possiamo fare tutti noi, nel nostro quotidiano ma che richiede un certo grado di consapevolezza e informazione a riguardo. Ad esempio, sono tantissime le persone che buttano nella spazzatura il cibo appena passata la data indicata sulla confezione. Ma non sempre è la cosa giusta da fare: scopriamo in dettaglio qualcosa in più sulla questione.

Consumare entro e preferibilmente entro: che vogliono dire?

Le due diciture che possiamo trovare sulla confezione dei prodotti che tutti noi acquistiamo al supermercato sono simili tra di loro ed è facile confonderle, ma sono molto diverse. La prima è “consumare entro” la data di scadenza indicata sul fondo o sul tappo del prodotto in questione. In questo primo caso il significato è abbastanza chiaro: il prodotto non andrebbe consumato oltre la data, perché potrebbe essere deperibile e si potrebbe incorrere in problematiche di salute quando si consuma un alimento scaduto. Anche in questo caso, però, c’è un certo margine di tolleranza, entro cui il prodotto è comunque consumabile, ad eccezione di alimenti freschi e facilmente deperibili come il latte o la carne.

Ma quando la dicitura è, invece, “consumare preferibilmente entro” la data indicata, il significato è ben diverso e non andrebbe confuso con il primo. In questo secondo caso, infatti, la data non indica il momento oltre il quale il prodotto è scaduto e quindi non più consumabile, ma piuttosto quando l’alimento perderà le sue proprietà organolettiche e le sue caratteristiche benefiche.

Il consumatore è importante che sappia quando sarebbe meglio consumare il prodotto in questione, ma in questo caso l’alimento non va gettato dopo la data, in quanto non è assolutamente scaduto ma soltanto meno “efficace” di prima. È importante non sprecare il cibo, soprattutto in un momento in cui le risorse del pianeta stanno finendo sempre più velocemente e inesorabilmente.

 

Clarissa

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