Carlo Cracco produrrà il vino a San Patrignano, affianco a lui ci saranno dei ragazzi speciali. Il vino sarà un unione per una ripartenza e per un cambiamento sociale.
Lo chef stellato e star televisiva Carlo Cracco sembra non fermarsi mai! Non riesce proprio a stare fermo un attimo e dopo l’apertura del nuovo ristorante a Portofino. Carlo Cracco aveva spiegato che questo era il tassello fondamentale che gli mancava, produrre del buon vino. Questo perché, oggi, non basta sapere fare un buon piatto o ideare una buona ricetta, ma la cosa più importante è quella di poter scegliere le materie prime, sapere da dove arriva e come viene coltivata. Quindi non solo diventerà un produttore di vini, ma lo farà in compagnia di ragazzi molto speciale, giovani che hanno smarrito la strada, che hanno perso motivazione e devono riprendere un cammino fatto di autostima, di dignità, di responsabilità, di entusiasmo.
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Carlo Cracco e la cantina di vini a San Patrignano
Abbiamo scelto di collaborare con San Patrignano per questo progetto perché è una realtà che conosciamo tutti da tanti anni e che apprezziamo particolarmente, non solo per la sua vocazione sociale, dedita al recupero e al reinserimento dei ragazzi in difficoltà, ma anche per la grande qualità dei loro prodotti, dai formaggi, al tessile, ai prodotti da forno. Spiega che quando le cose buone fanno anche del bene, si vince in partenza.
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La cantina di San Patrignano si è occupata del controllo delle uve, delle fasi di vinificazione, affinamento e imbottigliamento finale con la consulenza di Luca D’Attoma, enologo toscano di fama internazionale, che opera nella cantina della comunità insieme a un gruppo di settanta ragazzi dal 2019. Dai 5 ettari di terreno, di cui 3,5 ettari di vigneti a bacca rossa, della tenuta Vistamare situata sui colli di Santarcangelo di Romagna, saranno prodotte in totale 10.000 bottiglie.