Il professore Alberto Grandi ha sconvolto tutti con il suo commento shock che attribuisce l’invenzione della carbonara agli americani.
Non è certo la prima volta che Alberto Grandi, presidente del corso di laurea in economia e manegement dell’Università di Parma e tra le altre cose anche professore di Storia economica e Storia dell’alimentazione, fa discutere e lascia a bocca aperta con le sue parole. Tra le caratteristiche del suo metodo, quella di sfatare miti e leggende che da decenni – a volte secoli – girano attorno al cibo e alle tradizioni ad esso legate. Anche in Italia, secondo Grandi, crediamo a molte bufale e questo riguarda anche i piatti simbolo della nostra tradizione culinaria, tra cui anche la carbonara!
Toccare questo primo piatto, in Italia, pare quasi un reato di lesa maestà: ogni qualvolta un cuoco o un appassionato di cucina straniero tenta di rifare la carbonara e magari aggiungere qualche variante, orde di italiani inferociti lo distruggono. E allora se vi dicessimo che non l’abbiamo affatto inventata noi?
La carbonara è americana? La verità di Alberto Grandi
Il professor Alberto Grandi sostiene tesi veramente radicali riguardo la tradizione culinaria italiana: prima fra tutti il fatto che la nostra cucina abbia soltanto 50 anni, a malapena e che tutto il passato glorioso che millantiamo sia soltanto una pura invenzione. Ecco che Grandi è pronto a svelare come i pomodori ciliegini siano stati importati da Israele, che la pizza margherita non ha niente a che vedere con la Regina Margherita e che la signora dei primi piatti, la carbonara, sia comparsa nei nostri ricettari soltanto di recente.
Gli ingredienti della carbonara, uova, guanciale e formaggio, secondo Grandi, sono stati importati dagli americani e pertanto la vera paternità del primo piatto sarebbe da attribuire proprio a loro. Infatti sostiene lo studioso fino al 1953 nessun ricettario italiano parlava di questo tipo di pasta. Furono gli americani a portare qui da noi bacon e uova che usavano per le loro colazioni e ad aggiungere a quegli ingredienti la pasta.
Persino la pizza da ristorante, che si consuma seduti in pizzerie e locali, una tradizione molto sentita nel nostro paese, sarebbe tutto merito degli americani. Se per noi, infatti, la pizza era un cibo da strada da consumare in fretta e camminando, sarebbero stati gli americani ad aver diffuso la modalità con cui oggi principalmente consumiamo questo piatto.
Sono in molti a giudicare le posizioni di Grandi troppo radicali, ma lui è assolutamente irremovibile e ha come obiettivo quello di smascherare questa costruzione di un passato culinario mai esistito e che avremmo “rubato” a vari altri paesi del mondo, anche attraverso l’importazione. Alla luce di queste considerazioni forti, forse, la prossima volta che vedremo un americano mettere la panna nella carbonara, saremo più clementi e aperti alle possibilità di variazione.