Lo chef Antonino Cannavacciuolo si è raccontato al Corriere della sera e ha detto la sua sui giovani d’oggi e la voglia di lavorare.
Le polemiche sull’argomento giovani e lavoro sono scoppiate di recente in seguito alle forti dichiarazioni dello chef e star televisiva Alessandro Borghese, che si è lamentato del fatto che i giovani al giorno d’oggi non abbiano voglia di lavorare e quanto il mondo della ristorazione sia duro e necessiti sacrifici che i ragazzi non sono disposti a fare, come lavorare gratis all’inizio, se necessario. Tantissimi lo hanno accusato di promuovere una cultura al limite dello schiavismo, criticando fortemente lui e il suo programma “Quattro ristoranti”. Ma Borghese non è l’unico ad aver detto la sua sulla questione, lo ha fatto anche chef Antonino Cannavacciuolo.
Cannavacciuolo, volto amatissimo del mondo del food e della ristorazione, ma anche della televisione dopo aver partecipato a Masterchef Italia, di cui tutt’oggi è giudice assieme a Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Il suo talento in cucina, il rispetto per le materie prime, l’aspetto da gigante buono, un po’ severo ma con il cuore d’oro, hanno reso Cannavacciuolo una figura apprezzata da tutti. Quale sarà il suo pensiero sullo spinoso argomento affrontato anche da Borghese?
In una lunga intervista al Corriere della Sera, lo chef partenopeo si è raccontato a cuore aperto, parlando del suo nuovo progetto in Toscana, che aprirà il prossimo 24 giugno, del suo rapporto con il padre difficile e di amore ed odio e della sua “dieta”. La prossima apertura dello chef sarà Laqua Vineyard, nel bellissimo borgo di Casanova in Toscana, tra Pisa e Volterra. Un progetto ambizioso, come racconta lo chef, ma che era una tappa che avrebbe sempre voluto raggiungere nella sua vita e nella sua carriera.
Il rapporto con suo padre è burrascoso: era uno chef anche lui e Antonino fin da piccolo ha potuto vedere il durissimo lavoro che faceva, rientrando a casa di notte e non essendo mai presente nella famiglia e nella vita del figlio. Nonostante questo, la passione per la cucina era troppo forte e Antonino ha voluto comunque intraprendere questa difficile strada, facendo tanti sacrifici e lavorando duramente. Ha fatto anche lunghi stage gratuiti, per poter un giorno arrivare dove si trova oggi.
Ma sui giovani d’oggi non ha la stessa dura opinione di Alessandro Borghese: secondo chef Cannavacciuolo, infatti, è giusto che i tempi cambino e che i ragazzi oggi vogliano più tempo libero, più certezze e stipendi migliori. Lui stessi ammette di aver sicuramente lavorato meno e meglio di suo padre e di come i suoi figli lavoreranno meno e meglio di lui, in futuro. Le cose cambiano!
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