L’olio di girasole, importato soprattutto dall’Ucraina, ha subito un calo per l’importazione dopo la guerra scoppiata: ecco il metodo alternativo
Un nuovo modo da scoprire sulle etichette con un calo incredibile dell’importazione dell’olio di girasole: ecco il motivo principale con le novità tutte da conoscere quando ci rechiamo al supermercato.
Da ormai tanti mesi è presente la guerra in Ucraina e così sono arrivati numerosi problemi a livello di forniture. La crisi del grano ha colpito tanti Paesi dell’Europa per l’olio di girasole visto che proprio Ucraina e Russia sono i principali produttori mondiali.
L’Italia è coinvolta in primo piano in quanto l’importazione di questo prodotto dall’Ucraina è aumentato sempre di più. A causa di questo problema alcune aziende stanno anche pensando di modificare le materie prime tornando anche ad usare, perché no, l’olio di palma che arriva dal Sud-Est asiatico proprio come accadeva diverso tempo fa. Ciò non ha avuto seguito a causa di problemi a livello ambientale visto il disboscamento senza senso delle foreste tropicali per dare spazio ad aree per la coltivazione della palma. L’altra questione è dovuta alla formazione degli oli che sono ricchi di acidi grassi saturi simili a quelli del burro. Così nel corso degli anni si è passati all’olio di girasole, sempre molto usato nell’ultimo periodo.
Così Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori, sul suo profilo Tik Tok ha rivelato ciò che è cambiato sulle etichette: “In Italia manca ancora l’olio di girasole ed è colpa della crisi della guerra in Ucraina, visto che è il principale coltivatore di girasoli al mondo. Così molti prodotti, come la maionese e le patatine fritte, devono sostituire questo ingrediente”.
Poi ha aggiunto novità importanti da questo punto di vista: “Per semplificare la vita dei produttori, guardate quello che vi faccio vedere: per esempio, su queste patatine troviamo come ingredienti, olio vegetale (per tipologia vedere vicino la data di scadenza). Questo perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato i produttori ad integrare le etichette con il getto di inchiostro”.
Infine, ha messo il punto sulla questione: “Qui possiamo vedere che c’è scritto ‘Olio di palma e di girasole in proporzione variabile’. Un’informazione non proprio trasparente per i consumatori, ma è utile alle aziende per non ristampare tutte le buste”.
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