“E’ un ambiente stressante”, Antonino Cannavacciuolo rompe il silenzio

Antonino Cannavacciuolo è uno dei punti di riferimento in cucina: uno degli chef più importanti d’Italia, ma non è sempre così facile

Un lavoro che ripaga da tanti sacrifici, ma non è sempre così facile lavorare con tantissimi collaboratori in cucina: non c’è un solo punto di vista e spesso si arriva anche allo scontro.

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Da anni è un punto di riferimento con consigli utili in cucina agli aspiranti chef: come giudice di Masterchef ha riscosso sempre più successo Antonino Cannavacciuolo, che è diventato una star di livello nazionale e internazionale. Molto attivo sui social, è sempre ricco di impegni lavorativi nei suoi ristoranti e anche lavorativi con numerosi programmi in cui è coinvolto sul piccolo schermo. Non si ferma mai, ma soltanto in estate torna a casa sua per trascorrere giorni di assoluto relax in compagnia della sua famiglia e degli amici di sempre.

Un lavoro che ripaga da tanti sacrifici fatti nel corso di questi lunghi anni, ma lavorare in cucina non è sempre così bello e soddisfacente. Collaborare e farsi sentire non è da tutti: c’è bisogno di una forte personalità per gestire un team di persone proprio come se fosse una squadra di calcio, come ha svelato in una vecchia intervista ai microfoni di finedininglovers.it.

Antonino Cannavacciuolo, la voglia di non mollare mai

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A Masterchef si è fatto notare per i suoi preziosi consigli come lui stesso ha rivelato: “Sono per il giusto: complimenti quando fanno bene, rimproveri quando se li meritano. Ma non quando sbagliano, attenzione, quando non mi ascoltano. D’altronde, formare non è accarezzare: come diciamo in Campania, Mazze e panelle fannu li figli belli, panelle senza mazze fanno li figli pacci”.

Successivamente ha fatto anche un paragone calzante: “Il calcio è come la cucina: c’è quello bravo a stare dietro, quello perfezionista, quello che dà la pennellata, il coach tiene alta la concentrazione. I problemi negli spogliatoi possono far andare male la partita, il servizio. E il vero successo, alla fine, è formare i ragazzi e creare una squadra”.

Un lavoro certosino e ricco di soddisfazione, ma ogni giorno è importante per non incorrere in brutte figure ai fornelli. Lo stesso chef stellato è un punto di riferimento attualmente per gli aspiranti chef diventando un’icona della cucina italiana anche in giro per il mondo.

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