Antonella Clerici indossa il grembiule e tra un gioco e l’altro prende posto dietro ai banconi di È sempre mezzogiorno insieme agli chef.
Per gli amanti dei primi piatti la ricetta proposta da Ivano Ricchebono è perfetta poiché racchiude al proprio interno alimenti gustosi e salutari, tanto da avvicinarsi alla conquista dell’evelino d’oro. Di seguito la ricetta dello chef ligure.
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Antonella sorpresa davanti la ricetta di Ricchebono
Antonella e Ivano Ricchebono propongono un piatto semplice che racchiude al proprio interno ingredienti che rispettano in pieno la stagionalità: i maltagliati con cernia e cavolfiori. Ecco gli ingredienti necessari:
- per la pasta: 150 g di semola di grano duro, 150 g di farina di farro, 2 uova, 2 tuorli, vino bianco, maggiorana tritata;
- per il condimento: 200 g di polpa di cernia, 150 g di cime di cavolfiore, ½ l di fumetto di pesce, ½ bicchiere di vino bianco, 10 pomodorini ciliegino, 1 mazzetto di basilico, 1 mazzetto di timo fresco, 50 g di bottarga di tonno, 3 spicchi di aglio, 1 scalogno, 1 noce di burro, olio evo, sale e zucchero.
Ivano Ricchebono inizia a cucinare dalla preparazione della pasta fresca inserendo all’interno di una planetaria gli ingredienti e mescolandoli fino a quando il composto da sarà uniforme e perfetto per essere lavorato.
Ricchebono, come tutti gli chef che si rispettino, inserisce il suo tocco segreto: un goccio di vino bianco e un po’ di magiorana tritata per aromatizzare e profumare l’impasto.
Una volta pronta, Ricchebono tira pasta al mattarello formando un unico foglio sottile e grande dal quale verrà fuori la pasta tagliata in modo po’ grossolano creando delle forme non per forza perfetti, un po’ come vengono. Buttata la pasta in acqua salata e quando è pronta viene scolata all’interno del sugo.
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I maltagliati è un formato di pasta che nasce dalla tradizione in Emili Romagna dove gli scarti di pasta accumulati durante la realizzazione delle tagliatelle venivano raccolti e riutilizzati. Un formato di scarto, riuscita male e con una forma non uniforme che si presta a essere utilizzato per la creazioni di molti primi golosi.