All’interno del ristorante di Valerio Braschi si vende una pietanza molto particolare e unica. Non tutti la apprezzano.
Gli esercizi commerciali fanno di tutto per attirare l’attenzione dei clienti e cercano di diversificarsi per rendersi unici sul mercato. Anche lo chef Valerio Braschi è fra questi, visto che sta vendendo un prodotto del tutto particolare e non rintracciabile proprio ovunque. In tanti apprezzano questa novità, anche se ha ricevuto diverse critiche da parte di chi ha lo stomaco meno forte.
Stiamo parlando del più giovane talento uscito dalle porte del programma Masterchef Italia. Una volta finita l’avventura culinaria in tv, ha continuato a fare ciò che più ama: cucinare.
Quando aveva varcato quell’entrata, era molto giovane e in molti pensavano che la sua esperienza di fronte le telecamere potesse bastargli per una crescita professionale. Ma così non fu! In effetti, riuscì anche a vincere il talent show, grazie alla sua bravura.
Oltre ad aver lavorato al fianco del maestro culinario Bruno Barbieri, una volta uscito dal programma ha anche scritto un libro, Mystery boy, dedicato alle ricette. Fra le sue idee, vi sono da annoverare la lasagna in tubetto e la carbonara da bere. Il suo sogno, ovviamente, è quello di vincere una o più stelle Michelin.
La stranezza nel ristorante di Valerio Braschi
In tanti sanno che, al momento, è executive chef nel Ristorante 1978. In questa attività, il vincitore della sesta edizione del programma Masterchef Italia si sta sbizzarrendo in una decina di portate da far mangiare ai commensali. Fra le tante invenzioni e le novità assolute, il ragazzo ha deciso di inserire un piatto sul menù del tutto particolare.
La provata pubblicitaria sembra stia sortendo il risultato voluto, visto che in tante testate ne stanno parlando. Ancora una volta, è riuscito a colpire la curiosità dell’opinione pubblica, fatto che gli porterà, sicuramente, un enorme successo. Fra chi approva quello che sta facendo e chi invece non lo accetta, sembra che l’importante sia parlarne.
L’ultima trovata dello chef è quella di preparare il pene di toro alla Scapece. Secondo l’ormai esperto Braschi, si tratta di “collagene allo stato puro”. Inoltre, ha anche aggiunto che il sapore è molto delicato, oltre ad avere un tipo di consistenza “pazzesco”. La cottura, dopo la scuoiatura e la pulitura, avviene in ultrasuoni, per 18 ore e alla temperatura di 75 gradi.