Alessandro Borghese ha confessato la sua frustrazione al Corriere della Sera: il personale non si trova e c’è grande crisi.
Il mondo del lavoro è in crisi e su questo non ci sono dubbi. Il Covid-19 ha affossato ancora di più settori già in crisi in precedenza e ha creato nuove problematiche, anche dove prima non c’era da preoccuparsi. Se il settore della ristorazione, infatti, era il sogno di moltissimi ragazzi prima, oggi le cose sono cambiate e questi due anni di pandemia non hanno di certo aiutato. Lo chef Alessandro Borghese ha detto la sua in un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha espresso tutta la sua frustrazione.
Lo chef 45enne Alessandro Borghese, star della televisione dopo gli innumerevoli programmi che ha condotto o a cui ha partecipato, ha espresso tutta la sua frustrazione per la situazione attuale nel mondo della ristorazione. I giovani non vogliono più fare gli chef, o meglio, non alle condizioni in cui si lavorava prima e non si trova personale, nè in cucina nè in sala. In un’intervista al Corriere della Sera, lo chef ha detto la sua a riguardo: “Non credo che la figura del cuoco sia in crisi, ma ci si è accorti che non è un lavoro tutto televisione e luccichii. Si è capito che è faticoso e logorante. E mentre la mia generazione è cresciuta lavorando a ritmi pazzeschi, oggi è cambiata la mentalità: chi si affaccia a questa professione vuole garanzie.”
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Borghese spiega come sia cambiato il modo di lavorare in cucina e di quanto i giovani oggi non vogliano essere sottopagati e sfruttati, condizioni a cui prima non ci si ribellava. Il Covid, poi, ha complicato le cose e ha stravolto le abitudini lavorative e dei clienti, aggiungendo altre difficoltà: “con le chiusure tante persone hanno avuto la possibilità di stare in famiglia. E hanno cambiato mestiere per avere più tempo.”
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La carenza di personale anche nelle brigate di Borghese ha messo in crisi anche il suo lavoro e la ripartenza è difficile, anche in questo momento in cui le chiusure del Covid sembrano ormai cosa passata. Lo chef è consapevole delle difficoltà del suo settore ed è sempre alla ricerca di nuovi collaboratori: e voi, sareste all’altezza?
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