Il 25 aprile si festeggia la Liberazione italiana dal nazi-fascismo e si celebra riunendosi e mangiando. Vediamo quale menù è il più tradizionale.
Saranno tantissimi gli italiani che si riuniranno nel giorno della Liberazione italiana dal nazi-fascismo. Il 25 aprile si è soliti mangiare dei piatti tradizionali, che ricordano ciò che si mangiarono i cittadini festanti nel lontano 1943. La resistenza, sotto forma dei partigiani, riuscì a scacciare le forze di estrema destra e da quel giorno si festeggia l’anniversario.
Fu una lunga guerra estenuante quella in cui l’Italia si ritrovò a partire dal 1940. Sotto il comando dell’usurpatore Benito Mussolini, il nostro paese divenne una terra di bombardamenti e rifugiati, portando il terrore nelle facce di chi viveva quel periodo. Il ventennio fascista, poi, aveva messo in ginocchio ogni apparato democratico esistente, creando disagio fra i cittadini che si sentivano oppressi.
Quando i partigiani riuscirono a scacciare tale dittatura dallo stato, fu una vittoria di tutti gli italiani, dato che la guerra finì. Proprio per questo motivo il giorno dedicato alla Liberazione è molto importante. Il motivo per festeggiare è unico e inimitabile. In ricordo di tutti i combattenti morti e delle persone sofferenti ci si riunisce e si cerca di cibarsi di ciò che loro stessi si cibavano in quegli anni.
Ovviamente, con il tempo le pietanze sulle tavole dei nostri concittadini si sono modificate e di molto. Quella che usavano in tempi di guerra era una cucina molto povera, dato che ci si doveva arrangiare con pochi soldi in tasca. A quei tempi, le verdure la facevano da padrone, specialmente i legumi e i cereali. Ma ci si riusciva anche a cucinare un bel pollo alla cacciatora, quando possibile.
Fra i piatti preferiti degli anni ’40 vi erano frittelle di polenta, pasta e fagioli e cipollata. La carne era un lusso, ma ci si allietava i palati con del pane fritto, delle verdure brasate, della polenta fritta e, per finire, una torta a base di pane raffermo, molto usata anche oggi.
Queste pietanze, a volte, le ritroviamo sulle tavole degli italiani, proprio per ricordare ciò che abbiamo passato. Anche se, oggi, quando ci si riunisce si preferisce abbuffarsi di altro, forse proprio alla faccia di quel lusso mancato durante la guerra. A farla da padrone è sempre la cucina mediterranea, ma si predilige una bella pasta al forno, seguita da grigliata di carne e verdure.
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